Deontologia forense

La sanzione della cancellazione dall’Albo resiste alla nuova legge professionale?

Redazione
vecchia legge

La vicenda. Il COA di Modena, in data 7 maggio 2012, infliggeva all’avvocato la sanzione disciplinare della cancellazione dall’Albo degli Avvocati per violazione degli artt. 5 e 6 del Codice Deontologico, per via dei reati da lui commessi.
Avverso tale provvedimento, il ricorrente propone impugnazione dinanzi al Consiglio Nazionale Forense, lamentando l’intervenuta abrogazione della sanzione della cancellazione dall’Albo ad opera degli artt. 52, 53 della nuova legge professionale.

Una questione preliminare: la procura alle liti. Va innanzitutto osservato che al momento del deposito il ricorso era stato sottoscritto dall’avvocato che, anche se munito di procura speciale stesa in calce all’atto, non era però iscritto nell’Albo dei patrocinanti davanti alle magistrature superiori, difettando dello specifico ius postulandi necessario ai fini della difesa di fronte al CNF.
Tuttavia, il Consiglio ritiene il vizio sanato dal deposito, quattro mesi dopo, della procura speciale conferita dal ricorrente all’avvocato iscritto all’Albo dei patrocinanti davanti alle magistrature superiori.

Il principio del favor rei. Il CNF giudica il ricorso fondato, in quanto la sanzione inflitta al ricorrente non è prevista dagli artt. 52, 53 della sopravvenuta l. n. 247/2012 tra quelle applicabili. Inoltre, il Collegio precisa che l’elenco delle sanzioni previste dagli articoli sopra citati ha natura tassativa, non consentendo l’irrogazione di sanzioni differenti.
A ciò si deve aggiungere che la giurisprudenza più recente delle SS.UU. della Corte di Cassazione, nonché dello stesso CNF, statuisce che la legge sopravvenuta deve trovare applicazione nei procedimenti in corso alla data del deposito della decisione disciplinare quando risulta più favorevole per l’incolpato, situazione che si è verificata nel caso di specie.
Dunque, in applicazione del principio del favor rei, il CNF riforma la decisione emanata dal COA e individua la sanzione applicabile nella misura della sospensione dall’esercizio professionale per 5 anni, ovvero nella misura massima prevista dalla nuova legge.

News Correlate

News
Deontologia forense

Avvocati: il bisogno impellente dell'approvazione dell'equo compenso

Redazione

L'avvocatura in tutte le sue componenti, riunita in occasione dell’incontro del comitato organizzatore del Congresso nazionale forense, chiede a gran voce a tutte le forze politiche di portare a termine l'iter legislativo del disegno di legge sull’equo compenso, approvando definitivamente una leg