Professione forense

Modifiche organizzative presso il Consiglio di Stato

Redazione

Con due distinti decreti firmati dal Presidente del Consiglio di Stato Patroni Griffi, viene data notizia della trasformazione della Seconda Sezione da consultiva a giurisdizionale, nonché dell’istituzione di un Ufficio per il processo amministrativo presso ogni Sezione giurisdizionale del Consiglio di Stato. Entrambe le novità saranno operative dal 1° gennaio 2019. I decreti n. 176 del 14 dicembre 2018 e n. 183 del 17 dicembre 2018 sono disponibili sul sito ufficiale della Giustizia Amministrativa.

Smaltimento arretrati. Con il decreto n. 176 del 14 dicembre, la Seconda Sezione del Consiglio di Stato viene trasformata da consultiva a giurisdizionale. Tale modifica si è resa necessaria per garantire lo smaltimento dei circa 2850 ricorsi pendenti. Alla Seconda Sezione è attribuita la competenza a decidere tutti i ricorsi pendenti dinanzi alle quattro Sezioni giurisdizionali depositati sino alla data del 31 dicembre 2012, fatti salvi i ricorsi già assegnati ad udienza o per i quali sia stata già fissata una udienza alla data del 31 dicembre 2018 nonché quelli i cui giudizi sono stati, a qualsiasi titolo, sospesi. La trasformazione decorre dal 1° gennaio 2018.

Ufficio per il processo amministrativo. Il decreto n. 183 datato 17 dicembre introduce invece l’Ufficio per il processo amministrativo che sarà istituito, a partire dal 1° gennaio 2019, presso ogni Sezione giurisdizionale del Consiglio di Stato. Si tratta di una struttura organizzativa interna all’Ufficio di Segreteria delle Sezioni. Tra i compiti attribuiti all’Ufficio compare l’analisi delle pendenze e dei flussi delle sopravvenienze; l’organizzazione delle udienze tematiche; la compilazione della scheda del fascicolo di causa, indicante la materia e l'esistenza di precedenti specifici; la compilazione della scheda può essere limitata a determinate tipologie di affari, individuate per materia o per anno di iscrizione dell'affare, secondo i criteri fissati dal presidente o suo delegato, l'assistenza ai magistrati nelle attività preparatorie relative ai provvedimenti giurisdizionali, quali ricerche di giurisprudenza, di legislazione, di dottrina e di documentazione; nonché l'individuazione di questioni su cui si siano delineati o possano delinearsi contrasti di giurisprudenza.

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