Legislazione

L'innovazione della disciplina sul libero accesso alle informazioni scientifiche nella nota del Senato

Redazione

Il disegni di legge nn. 1146 e 647, assegnati in sede redigente alla Settima Commissione, al fine di allinearsi con le Raccomandazioni europee, sono volti a innovare la disciplina in materia di libero accesso alle informazioni scientifiche prodotte nell’ambito di attività di ricerca e finanziate con fondi pubblici di cui all’art. 4 d.l. n. 91/2019 (l. n. 112/2013).

Il disegno di legge n. 1146. Uno dei primi aspetti preso in considerazione dal d.d.l. n. 1146, già approvato dalla Camera dei deputati, è la ridefinizione dell’ambito di applicazione delle nuove disposizioni: non solo verranno resi noti i risultati e i dati della ricerca documentati in articoli, ma anche qualora siano riportati in opere scientifiche, periodici, atti di convegni ecc. Le misure necessarie per la promozione dell’accesso pubblico dei risultati in cui incorre la ricerca scientifica, il rispettivo finanziamento pubblico e, infine, il numero minimo, le tempistiche e le modalità di pubblicazione dei periodici di riferimento sono gli ulteriori temi che vengono coinvolti nella proposta di legge.
Anche il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca vengono richiamati dall’art. 1 del d.d.l. n. 1146 i quali, sulla base delle nuove disposizioni, dovranno predisporre l’interoperatività delle banche dati da essi gestite, la costituzione di un’infrastruttura nazionale dedita alla promozione delle pubblicazioni scientifiche e, infine, dovranno impegnarsi nella creazione e nell’adozione di sistemi ad accesso aperto, istituendo sistemi premiali per gli enti pubblici di ricerca.
Ciò che emerge, dunque, dalle prime righe del d.d.l. in considerazione è un diverso intento promozionale dei risultati scientifici, anche attraverso l’utilizzo dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, intendo che, continua la proposta di legge, richiede un preciso contratto nazionale di servizio.

Il disegno di legge n. 647. I primi articoli della proposta di legge n. 647, riproducendo il testo dell’originaria proposta della Camera, l’A.C. 395, modificata durante l’esame presso quel ramo del Parlamento, modifica l’art. 4, comma 2 d.l. n. 91/2013 riferendosi alle misure per l’accesso aperto ai risultati della ricerca, alla quantità e tipologia del materiale audio e video di promozione e, infine, tocca anche la materia contrattualistica editoriale.

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