La Commissione Centrale costituita presso il Ministero della Giustizia ha elaborato un documento contenente le note esplicative per la formulazione dei quesiti e la valutazione dei candidati, inerenti lo svolgimento delle prove di abilitazione all’esercizio della professione forense.
Per ciò che attiene la valutazione dei candidati, si valuteranno:
- le conoscenze durante la prova orale, estesa al più vasto ambito di materie;
- le competenze, acquisite dal candidato durante il tirocinio sulle materie fondamentali (civile, penale, amministrativo);
- la redazione di pareri e atti giudiziari;
- la risoluzione di un caso concreto.
Per quanto riguarda la formulazione dei quesiti, saranno indicati tempestivamente:
- la formazione e raccolta dei quesiti per ciascuna materia;
- l’adozione di metodiche di conservazione e gestione idonee ad assicurarne pronta disponibilità e riservatezza;
- l’opportunità di escludere la riutilizzabilità del solo quesito prescelto, e di conservare la disponibilità, in condizioni di riservatezza, dei restanti, così evitando di dover procedere a una triplicazione della raccolta.
La prova dovrà avere inoltre le seguenti caratteristiche:
- la brevità della traccia;
- l'idoneità della questione alla preparazione del riscontro, con il supporto dei testi di consultazione consentiti e la sola annotazione di appunti (è previsto il ritiro dei suddetti testi alla sua successiva esposizione in forma di discussione verbale);
- la descrizione del fatto rilevante e dei nodi problematici, che ne determinano la controvertibilità;
- un corredo di circostanze utili a individuarne i profili controversi per il diritto sostanziale e il diritto processuale;
- la tutela richiesta.
Nella nota sono anche riportate, a titolo puramente esemplificativo, ipotesi di questione per ciascuna materia (diritto civile, penale e amministrativo) utilizzando le elaborazioni predisposte nei percorsi ministeriali preparatori dell’innovazione introdotta con il d.l. n. 31/21.