La sentenza 2 marzo 2021 emessa dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in tema di tabulati telefonici è stata oggetto di un elevato numero di commenti e ha determinato una “spaccatura” ermeneutica significativa nell'ambito dell'attività giudiziaria. Le prime decisioni intervenute, tra le quali l'ordinanza del Tribunale di Milano e il decreto del Gip di Roma, suggeriscono una serie di considerazioni che terranno impegnati gli interpreti...
L'approfondimento integrale a firma del dott. Cesare Parodi, Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Torino, sul portale ilpenalista.it.