Deve ritenersi grave violazione di principio deontologico l'ascolto del minore, anche se diciassettenne, da parte dell'avvocato senza il previo interpello e consenso del genitore affidatario e senza le garanzie dovute. L'inosservanza delle norme previste nelle convenzioni internazionali e nelle norme interne in tema di ascolto del minore, specie se il suo ascolto può far emergere situazioni lesive della posizione giuridica del genitore esercente la responsabilità genitoriale ed il suo diritto di difesa, è condizione di punibilità del professionista.
Così la Corte di Cassazione con sentenza n. 7530/20, depositata lo scorso 25 marzo.
Per conoscere i dettagli della pronuncia, sul portale ilfamiliarista.it è stato pubblicato un contributo a firma dell’Avv. Antonella Ratti.