Con una lettera inviata il 23 marzo scorso, gli Ordini degli Avvocati di Milano, Roma, Napoli e Palermo chiedono collaborazione istituzionale al Governo e ai Ministeri dell’Economia, della Giustizia e del Lavoro per il sostegno dell’Avvocatura durante il periodo di emergenza sanitaria in corso.
Di seguito alcune delle misure richieste:
- accelerazione dei pagamenti delle fatture relative ai compensi professionali spettanti ai difensori delle parti ammesse al patrocinio a spese dello Stato e ai difensori di imputati irreperibili o insolvibili, con la possibilità per il difensore di compensare gli importi vantati con i contributi dovuti alla Cassa e con diritto di quest’ultima a recuperare detti importi detraendoli dalle imposte dovute;
- implementazione del fondo per il reddito di ultima istanza di cui all’art. 44 d.l. n. 18/2020 a sostegno dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria;
- estensione della moratoria sui finanziamenti di cui all’art. 56 d.l. 18/2020 per le PMI;
- previsione di un meccanismo di recupero fiscale per il periodo di contrazione dell’attività non svolta a valere sui redditi 2020 (dichiarazione 2021);
- eliminazione per l’anno corrente del pagamento IRAP;
- fruizione di un importo fisso a titolo di indennità da parte degli avvocati in condizioni di fragilità per tutta la durata dei provvedimenti emergenziali in atto;
- misure di carattere assistenziale a sostegno della genitorialità ed degli avvocati chiamati ad assistere i familiari colpiti dall’emergenza sanitaria;
- riduzione dell’aliquota fiscale sugli investimenti a carico di Cassa Forense (26%), portandola al 20% per almeno 2 anni come per i fondi pensione;
- defiscalizzazione dei contributi per gli interventi assistenziali di Cassa Forense.