Professione forense

Sugli attacchi hacker alle caselle PEC di alcuni avvocati

Redazione
hacker

Visti gli attacchi hacker posti in essere da ignoti tra il 6 e 7 maggio 2019 ai danni di alcuni avvocati (quelli di Caltagirone, Matera, Piacenza e Roma), a seguito dei quali sono stati diffusi dati personali e password di accesso alle caselle PEC dei professionisti, il Portale Giuffré Francis Lefebvre IlProcessoTelematico ha pubblicato un contributo a firma dell’Avvocato Adriana Augenti (Responsabile della Protezione Dati Ordine degli Avvocati di Bari), nel quale sono contenuti chiarimenti sulla vicenda nonché utili consigli per modificare la password secondo regole di sicurezza.

Inoltre, i Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, Roma e Napoli, hanno fornito chiarimenti ai propri iscritti, pubblicando delle comunicazioni sui propri siti istituzionali.

COA Catanzaro. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, tramite la pubblicazione di un avviso, ha chiarito che l’attacco «sembrerebbe aver interessato gli archivi di Visura/Lextel ed, in particolare, quelli relativi alle PEC ed alle password originariamente assegnate agli utenti». L’Ordine poi, ha precisato che il COA Catanzaro non utilizza i servizi di Lextel e non è stato oggetto di alcun tentativo di attacco. In ogni caso, l’Ordine ha invitato gli avvocati a sostituire le password di accesso dell'account PEC.

COA Roma. In seguito alla violazione delle caselle PEC subita, il Consiglio dell’Ordine di Roma è intervenuto con un avviso sul proprio sito in cui ha chiarito che «sembra, in particolare, che siano a rischio quelle caselle PEC per le quali il Collega fruitore non ha modificato la chiave di accesso fornita all’origine». Il COA ha anche consigliato a tutti i professionisti di modificare periodicamente la password di accesso alla PEC.

COA Napoli. Anche il COA Napoli ha informato gli iscritti che, nonostante il sistema informatico sia entrato in protezione massima e non abbia consentito l’accesso di ignoti ai dati sensibili degli scritti, «per motivi di sicurezza ed in via cautelativa, l’accesso nell’area riservata dedicata agli iscritti dell’ordine di Napoli sarà inibita fino al ripristino degli standard di sicurezza ordinari, restando invariata la consultazione delle aree restanti del sito stesso». In ogni caso, ai professionisti si consiglia di cambiare la password di accesso.

COA Perugia. L'Ordine di Perugia ha informati gli iscritti dell'avvenuta violazione da parte di hacker della banca dati del loro fornitore di caselle PEC, a seguito della quale alcune password di accesso sarebbero nella possibilità di soggetti ignoti. Alla luce di ciò, anche Perugia raccomanda ai professionisti di cambiare la password di accesso alla casella PEC in maniera periodica, a garanzia di segretezza e riservatezza dei contenuti. Viene inoltre sottolineato che il fornitore del servizio si è reso disponibile a rilasciare certificazione idonea per l'eventuale rimessione in termine.

Autorizzato il deposito cartaceo. La Corte d'Appello di Roma, stante il blocco dei servizi, ha autorizzato il deposito cartaceo degli atti giudiziali limitatamente ai giorni 8 e 9 maggio 2019, previa autocertificazione dell'avvocato attestante il mancato funzionamento della propria casella PEC.
Il Tribunale Ordinario di Napoli ha autorizzato gli avvocati che si avvalgono del sistema PEC fornito da Lextel a depositare gli atti in scadenza “ultimo giorno” dal 7 maggio 2019 fino al ripristino del sistema di Posta Elettronica Certificata.La Corte di Appello di Napoli ha autorizzato il deposito cartaceo, nei giorni 7, 8 e 9 maggio (previa autocertificazione del mancato funzionamento della PEC), di tutti gli atti che dovrebbero essere depositati per via telematica.
Il Tribunale di Genova ha anche esso autorizzato il deposito cartaceo, previa autocertificazione del malfunzionamento della PEC, fino al lunedì 13 maggio 2019. Lo stesso Tribunale ha disposto che il personale delle cancellerie civili, della volontaria giurisdizione, della sezione lavoro, delle esecuzioni civili e della sezione fallimenti, si asterrà dal procedere a notificazioni o comunicazioni attraverso gli applicativi SICID e SIECIC fino al 13 maggio 2019. Ha chiarito, inoltre, che gli atti urgenti ed indifferibili potranno essere comunicati con le modalità previste dall’art. 136, ultimo comma, c.p.c..
Il Tribunale per i Minorenni di Genova ha disposto la sospensione delle comunicazioni PEC effettuati dagli avvocati, stabilendo la ripresa dell’attività di invio telematico dal 13 maggio 2019; ha sancito in presenza di provvedimenti urgenti la notifica via PEC o mail ordinaria con verifica telefonica della ricezione o l’invio via fax; la rinnovazione delle comunicazioni PEC agli avvocati effettuate dal 7 maggio 2019. La Corte d’Appello genovese ha comunicato di autorizzare il deposito in forma cartacea anche di tutti quegli atti che dovrebbero essere depositati in forma telematica nei giorni tra il 7 e il 13 maggio 2019.
Anche il Tribunale e la Corte d’Appello di L’Aquila hanno autorizzato il deposito in forma cartacea, con contestuale attestazione di disservizio della PEC.

Non autorizzato. La Corte d’Appello di Bari, invece, non ha autorizzato il deposito cartaceo degli atti processuali per il periodo interessato dal malfunzionamento.

 

Intanto il Presidente del Garante Privacy, Antonello Soro, ha informato che l’Autorità ha avviato un’istruttoria per accertare le relative responsabilità.

 

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