“Saldo e stralcio” escluso per i contributi richiesti a seguito di accertamento
La posizione dell’Agenzia in tema di “saldo e stralcio”. Cassa Forense informa che l’Agenzia dell’Entrate Riscossione ha risposto alla lettera di diffida (vedi la news) inviata per ottenere chiarimenti rispetto alla misura contenuta nella legge di bilancio 2019, denominata “saldo e stralcio” (art. 1, comma 185 e ss., l. n. 145/2018).
Come si legge nel comunicato, «l’Agenzia delle Entrate, riconoscendo la fondatezza delle osservazioni di Cassa Forense, ha confermato che si atterrà alle indicazioni fornite, vista la posizione di autonomia riconosciuta dal Legislatore alla Cassa in funzione della propria natura giuridica di diritto privato, nonché per il fatto che è la stessa Legge ad escludere espressamente dalla sanatoria le cartelle che emesse “a seguito di accertamento” dell’Ente previdenziale nei confronti dei propri iscritti». Si tenta così di scongiurare, come auspicato dallo stesso Ente di previdenza, «un vero e proprio “boomerang” per gli stessi teorici beneficiari, in quanto, per i liberi professionisti, a differenza dei lavoratori dipendenti, non vige il principio dell’automaticità delle prestazioni e ciò, in molti casi, comporta l’impossibilità, in caso di mancato versamento dell’effettiva contribuzione dovuta, di maturare il diritto alla pensione».