Professione forense

Presentata la Carta etica europea sull'uso dell’Intelligenza artificiale nei sistemi giudiziari e il loro ambiente

Redazione

Con un documento di 55 pagine, il Cepej adotta formalmente i 5 principi fondamentali dal titolo “Carta etica europea su l'uso dell'IA nei sistemi giudiziari e il loro ambiente”. La Commissione Europea ha dunque riconosciuto «la crescente importanza dell'intelligenza artificiale (AI) nelle nostre società moderne e i benefici attesi quando sarà pienamente utilizzato al servizio dell'efficienza e della qualità della giustizia».
Come accennato, il Cepej con la “Carta etica europea su l'uso dell'IA nei sistemi giudiziari e il loro ambiente” ha adottato 5 principi fondamentali sull'uso dell'intelligenza artificiale nei sistemi giudiziari e il loro ambiente:

  1. Principio di rispetto per i diritti fondamentali: assicurare che la progettazione e l'attuazione di strumenti e servizi di intelligenza artificiale siano compatibili con i diritti fondamentali.
  2. Principio di non discriminazione: prevenire specificamente lo sviluppo o l'intensificazione di qualsiasi discriminazione tra individui o gruppi di individui.
  3. Principio di qualità e sicurezza: per quanto riguarda il trattamento delle decisioni giudiziarie e dei dati, utilizzare fonti certificate e dati immateriali con modelli elaborati in modo multidisciplinare, in un ambiente tecnologico sicuro.
  4. Principio di trasparenza, imparzialità e equità: rendere i metodi di trattamento dei dati accessibili e comprensibili, autorizzare audit esterni.
  5. Principio "sotto controllo utente": preclude un approccio prescrittivo e garantisce che gli utenti siano attori informati e in controllo delle scelte fatte

La Carta etica – ha spiegato inoltre il Cepej, si rivolge principalmente alle start up legaltech, agli sviluppatori di tools e anche a tutti i professionisti del mondo del diritto, tra cui avvocati, magistrati e notai.

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