Previdenza forense

Cassa Forense approva il bilancio 2017

Redazione

Il bilancio. È stato approvato dal Comitato dei Delegati di Cassa Forense il bilancio relativo al 2017, il quale risulta caratterizzato da un avanzo di esercizio pari a 915,2 milioni di euro e un patrimonio netto di oltre 11 miliardi di euro, patrimonio incrementato di «quasi 1 miliardo di euro» rispetto al bilancio del 2016.
Riguardo alla gestione previdenziale, le entrate contributive del 2017 «sono state pari a 1678,3 milioni di euro (nel 2016 erano 1639,2)», mentre la spesa relativa alle pensioni «si attesta a 802 milioni di euro», in crescita dell’1,7% rispetto al precedente esercizio.

I trattamenti previdenziali. Positivi risultano essere altresì i dati inerenti ai trattamenti previdenziali erogati, i quali fanno registrate un incremento pari all’1,3% rispetto al 2016, laddove la spesa assistenziale, grazie al «nuovo modello di welfare attivo» e ad «un migliore utilizzo delle risorse disponibili per l’Assistenza», è stata di oltre 63 milioni di euro a fronte di uno stanziamento di 64 milioni.

Gli iscritti alla Cassa e reddito medio. Per quanto riguarda gli iscritti alla Cassa «nel 2017 erano 242.235, di cui 13.030 pensionati attivi», laddove le donne rappresentano mediamente il 48% degli iscritti nel 2017.
Relativamente al reddito professionale, la media registrata nel 2016 è di 38.437 euro. Tale dato è positivo poiché attesta un incremento dello 0,1% rispetto al 2015.
Invece, il reddito prodotto dalle donne avvocato risulta essere di circa 23.100 euro, mentre quello degli uomini avvocato è di circa 52.700 euro.

Cumulo contributivo gratuito e contributo integrativo minimo. Infine, la Cassa ricorda di aver «adottato i provvedimenti necessari per estendere ai propri iscritti l’istituto del cumulo contributivo gratuito» e «approvato l’abolizione temporanea del contributo integrativo minimo per il quinquennio 2018/2022, fermo restando il pagamento del 4% sul volume d’affari IVA in sede di autoliquidazione».

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