Deontologia forense

Sospeso l’avvocato che autentica la firma del cliente poi risultata falsa

Redazione

Nel caso in esame, il professionista aveva apposto una firma, apparentemente del cliente, in calce ad una querela ma che, secondo una perizia successiva esperita in sede penale, era stata apposta in realtà dallo stesso avvocato autenticante.

Per il Consiglio Nazionale Forense, il professionista che autentichi la firma del cliente poi risultata falsa, viene meno agli obblighi di lealtà, correttezza e diligenza, posto che, soprattutto quando la sottoscrizione stessa non sia stata apposta in sua presenza, è necessario che il difensore si accerti che essa provenga effettivamente dalla parte interessata.

Congrua, dunque, la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione forense per la durata di tre mesi.