Deontologia forense

È immediatamente esecutiva la sospensione dell’avvocato che non paga i contributi

Redazione
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La sospensione. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, nell’adunanza del 3 novembre 2016, sospendeva l’avvocato dall’esercizio della professione forense a tempo indeterminato a fronte del mancato pagamento dei contributi annuali all’Ordine di appartenenza. Il professionista ricorrente impugna detta decisione e chiede al CNF che «in via cautelare immediata: dichiari, occorrendo, la sospensione ovvero disponga la sospensione dell’efficacia del provvedimento impugnato sino alla decisione». L’impugnazione della delibera del COA, infatti, a dire dell’istante, sospenderebbe l’esecuzione del provvedimento stesso e, quindi, chiede al Consiglio dell'Ordine la cancellazione del suo nome dall’elenco degli iscritti sospesi.

Immediata esecutività. In riferimento al ricorso proposto dall’avvocato, il CNF ricorda che è immediatamente esecutiva la delibera che, non avendo natura disciplinare, sospende a tempo indeterminato l’avvocato dall’esercizio della professione per il mancato versamento dei contributi di iscrizione all’Albo.
Di conseguenza, appare evidente la distinzione tra l’avvocato sospeso perché inadempiente nel pagamento dei contributi, rispetto al professionista a cui sia stata applicata la sanzione disciplinare della sospensione. Infatti, evidenzia il CNF, la sospensione dell’avvocato che non paga i contributi è volta a garantire l’esecuzione dell’obbligo di contribuzione gravante sugli iscritti dell’Albo. Mentre, nel secondo caso, la misura disciplinare è volta a sanzionare un illecito commesso dall’avvocato, sanzione che ricade nell’ambito di applicazione della sospensione dell’esecutività della misura disposta dal COA.
Alla luce di ciò, il CNF dichiara l’inammissibilità del ricorso.

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