Dal CNF le indicazioni operative per gli Organismi di mediazione forense
Con comunicazione del 16 marzo 2020, il Consiglio Nazionale Forense ha trasmesso le indicazioni operative per l’attività svolta dagli Organismi di Mediazione Forense che, non rientrando nell’ambito di applicazione né dell’art. 10 del d.l. n. 9/2020, né del successivo d.l. n. 11/2020, non subisce alcuna sospensione o rinvio automatico.
È tuttavia evidente che nello svolgimento della propria attività istituzionale ciascun ODM debba adottare tutte le misure necessarie a contrastare l'emergenza sanitaria in corso. Pertanto, il CNF chiarisce che:
- è opportuno prediligere l’utilizzo delle modalità telematiche di svolgimento degli incontri, ove già previste dai Regolamenti degli ODM;
- laddove tali modalità non siano possibili, occorre predisporre misure volte ad evitare assembramenti che non consentano di rispettare la distanza minima di un metro tra ciascuno dei soggetti coinvolti nell’attività di mediazione;
- laddove, per gli spazi disponibili, non sia possibile adottare tali misure l’Organismo può sospendere le attività.
Inoltre, precisa il Consiglio, se l’Organismo decide di continuare a prestare i propri servizi, quanto ai nuovi procedimenti, dovrà necessariamente garantire la presentazione delle istanze di mediazione, comunicare alle altre parti le domande di mediazione pervenute, designare il mediatore e fissare il primo incontro tra le parti non oltre 30 giorni dal deposito della domanda. In ogni caso sarà opportuno fissare gli incontri in data successiva al 3 aprile 2020, come previsto dal d.P.C.M. 9 marzo 2020.
Infine, per procedimenti già iscritti, occorrerà proporre alle parti di convertire il procedimento in presenza in un procedimento a distanza e manifestare alle parti la disponibilità a concedere rinvii successivi al 3 aprile o alle date successive che saranno previste come termine finale per le misure di contenimento del contagio.
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