Professione forense

Contagio da COVID-19 in ambiente lavorativo: responsabilità penale del datore di lavoro e dell'ente ex d.lgs. 231/2001

Redazione
martelletto

di Gabriele Minniti

Premessa. I profili di responsabilità penale per la diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro. Come noto, in seguito alla diffusione dell'agente patogeno denominato Corona Virus (da cui l'acronimo COVID-19), sono stati adottati una serie di provvedimenti volti a contrastare la diffusione del predetto Virus anche negli ambienti di lavoro.
In particolare, già a far data dal 3 febbraio 2020, il Ministero della Salute, con circolare n. 3190, forniva, a tutti gli operatori che per ragioni lavorative sono quotidianamente a contatto con il pubblico, le seguenti indicazioni: "Si ritiene sufficiente adottare le comuni misure preventive della diffusione delle malattie trasmesse per via respiratoria, e in particolare:

  • lavarsi frequentemente le mani;
  • porre attenzione all'igiene delle superfici;
  • evitare i contatti stretti e protratti con persone con sintomi simil influenzali;
  • adottare ogni ulteriore misura di prevenzione dettata dal datore di lavoro.”

Non mancava, infine, il Ministero di invitare tutti i datori di lavoro coinvolti in servizi/esercizi a contatto con il pubblico a diffondere tali misure ai propri lavoratori dipendenti.

 

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