Avvocato si dimentica di inviare il mod. 5: il CNF ritiene la sanzione della sospensione troppo afflittiva
Il CDD sospendeva un avvocato dall’esercizio della professione per due mesi, considerandolo responsabile per l’inadempimento riguardo l’invio del modello 5 con riferimento ai redditi del 2011.
L’avvocato impugna la decisione del Consiglio Distrettuale di Disciplina, ritenendo che dovesse essergli inflitta una sanzione disciplinare meno grave, come l’avvertimento o la censura, anziché la sospensione dall’esercizio della professione.
Il CNF, però, sottolinea che il vigente codice deontologico forense impone «il dovere generale di correttezza fiscale e previdenziale» e che l’art. 70, commi 4 e 7, prevede «una specifica sanzione per il mancato assolvimento degli obblighi previdenziali e assicurativi previsti dalla legge, nonché degli obblighi contributivi nei confronti delle Istituzioni forensi».
Per questi motivi, il Consiglio Nazionale Forense ridetermina la sanzione disciplinare inflitta dal CDD da sospensione per mesi due, a censura.